Gengive ritirate e denti scoperti

Nel corso degli anni può accadere che le gengive tendano a ritirarsi. Il fenomeno prende il nome di recessione gengivale.

Gengive ritirate e denti scoperti e mobili sono uno dei sintomi della parodontite. Malattia che porta alla distruzione dei tessuti di sostegno determinando la mobilità dei denti. La recessione gengivale riguarda qualsiasi dente, in modo particolare premolari e canini.


Cause

Molteplici i fattori che possono causare la recessione gengivale. Tra le prime cause della malattia un’insufficiente o scorretta igiene orale; il mancato impiego del filo interdentale; non aver fatto sedute di igiene professionale.  Seguono i denti storti, carenze di vitamina C, gengiviti di tipo ereditario, bruxismo , otturazioni al colletto dei denti eseguite in modo non corretto, malocclusione dentale e presenza di piercing sul labbro o sulla lingua che può creare delle recessioni o addirittura delle abrasioni alle superfici del dente.

Sintomi

La recessione gengivale determina un aspetto estetico molto sgradevole. I denti appaiono più lunghi le gengive appaiono gonfie e infiammate lo smalto dei denti a due colori.

Gengive ritirate e denti scoperti determinano inoltre ipersensibilità la sgradevole sensazione quando si entra in contatto con sostanze calde o fredde.

Cosa fare in caso di gengive ritirate e denti scoperti

La prevenzione è la migliore cura. La recessione gengivale può essere evitata con una corretta igiene quotidiana e sottoponendosi a periodiche sedute d’igiene professionale.

Quando la malattia ha manifestato i suoi sintomi è indispensabile ricorrere al medico odontoiatra e sottoporsi ad una visita accurata.

Nei casi più gravi, lo specialista valuterà il trattamento necessario che potrebbe prevedere anche interventi di tipo chirurgico mediante l’innesto di tessuto gengivale nella parte scoperta del dente per dare copertura alle radici; assicurare una buona protezione contro la sensibilità; dare un aspetto estetico gradevole.