Si stima che il bruxismo riguardi dal 6 all’8% della popolazione adulta, percentuale che aumenta sensibilmente tra i bambini, attestandosi tra il 14 e il 38%.
Quali sono le cause del bruxismo? Le contrazioni dei muscoli della mascella sono controllate da corteccia, tronco cerebrale e midollo spinale. Questi sono i tre centri di comando interessati e, quando una persona è sottoposta a stress, il suo sistema limbico viene stimolato costantemente, andando ad agire su diverse aree del cervello che a loro volta stimoleranno senza interruzioni i muscoli della mascella.
Molte persone, se stressate, si troveranno così a digrignare i denti molto spesso. Ci sono poi anche cause psicologiche, come l’ansia, che gioca un ruolo molto importante. Le persone che gestiscono male lo stress hanno spesso la tendenza ad essere soggette al bruxismo.
Tra i fattori scatenanti di questa situazione possono poi esserci l’assunzione di droghe o antidepressivi, traumi cervicali o articolari che interessino l’articolazione della mascella. Il vizio del fumo, poi ,raddoppia il rischio di sviluppare il disturbo. Non c’è ancora certezza invece sulla possibile componente genetica che possa predisporre al bruxismo.
Il più frequente sintomo del disturbo è indiretto: le altre persone possono notare il rumore, spesso molto fastidioso, causato dallo sfregamento dei denti.
Chi ha questo problema, poi, può notare dolori muscolari a livello della mascella e delle articolazioni coinvolte nella masticazione, rigidità nell’apertura della bocca o limitata mobilità al volto, così come anche dolore alle orecchie, a guance, collo, spalle e fastidiosi acufeni (ronzii o rumori nell’orecchio).
Al risveglio, spesso si accusa una sensazione di stanchezza, nel tempo appare poi evidente l’usura delle superfici dentali, che oltre ad un danno estetico, può causare una maggiore sensibilità, ad esempio al caldo o al freddo. Un dente usurato dallo sfregamento sarà poi più suscettibile a fratture e nei casi più gravi si potrà arrivare alla necrosi, rendendo necessaria la devitalizzazione del dente. In casi estremi, può esserci anche una distruzione dell’osso alveolare, un aggravamento di malattie parodontali e un’ipertrofia muscolare.
In genere il bruxismo andrà diagnosticato con una visita dal dentista, che potrà proporre soluzioni al problema